Una vigilia di Natale speciale per l’Istituto di Ematologia dell’Università Cattolica di Roma per il taglio del nastro del ristrutturato Laboratorio di oncoematologia ubicato al 6° piano del Policlinico Gemelli.
Alla semplice cerimonia inaugurale, che ha avuto luogo il 20 dicembre 2006, ha preso parte tutto il personale dell’Istituto insieme a molti pazienti che “si sono raccolti in una preghiera sincera e piena di speranza per affrontare con serenità fa lotta contro fa leucemia e le altre forme tumorali”, come ha detto don Decio Cipolloni, assistente ecclesiastico del personale del Gemelli, nell’omelia della Messa che ha preceduto la benedizione dei locali del rinnovato laboratorio.
Un particolare contributo alla realizzazione del Laboratorio è stato offerto dall’Associazione per il Progresso della Terapia Intensiva Oncoematologica (A.PRO.TI.ON.).
«Questa realizzazione è un momento di gioia per tutti noi – ha detto il prof. Giuseppe Leone, Direttore d’Istituto e ordinario di Ematologia -. Il Laboratorio di oncoematologia è particolarmente importante per la preparazione del materiale biologico, per le indagini cliniche e per sviluppare la nostra attiva ricerca finalizzata a sconfiggere le malattie del sangue che quotidianamente cerchiamo di curare. Questo laboratorio consente l’esecuzione delle indagini più sofisticate, fondamentali per diagnosticare in modo più preciso la natura della malattia tumorale che ha colpito il paziente e soprattutto permette d svolgere la ricerca scientifica più avanzata. La disponibilità del laboratorio permette così al reparto di ematologia di rispondere al meglio alle necessità di cura dei nostri pazienti». Il prof. Leone ha ha rivolto parole di ringraziamento a tutta l’equipe – medici, specializzandi, infermieri, ausiliari e staff amministrativo – incoraggiando i giovani medici a studiare con impegno: La preparazione del medico è sempre insufficiente rispetto a quello che si può e si deve dare ai propri pazienti».
«Molti anni fa mia figlia Monica fu colpita da una grave malattia; ancora oggi è per me impossibile esprimere l’angoscia di quei giorni – ha detto la presidente dell’Associazione Aprotion Maria Bianca
Belotti Dei -. Quello che ricordo con maggiore evidenza è stato il grande impegno e la qualità professionale dei medici e degli infermieri del Gemelli. La loro vicinanza mi ha aiutato a superare questa fase difficile della mia vita. Ho perciò sentito il dovere di ringraziarli, di aiutarli a svolgere ancora meglio il loro lavoro. Per questo obiettivo ho costituito il 21 giugno del 1985 l’Associazione Aprotion, la cui nascita è stata possibile anzitutto dalla donazione fatta da parenti e amici di un giovane Romano Fasanari. L’Associazione che da oltre venti anni opera presso il reparto di Ematologia (Gemelli, oggi ha contribuito al raggiungirnento di questo altro importante obiettivo costituito dé ristrutturazione Laboratorio di Oncoematologia intitolato proprio a Romano Fasanari «a dimostrazione – ha concluso Belotti Dei – che la fiamma dell’amore e della solidarietà promuove la vita».